Lungo la via Claudia Augusta


Alessandro Conte walking Dal 1 giugno Alessandro Conte, Food Designer e Trail Runner, sta percorrendo la Via Claudia Augusta a piedi. Il cammino parte da Nauders al Passio Resia Reschenpass e arriva a Quarto d’Altino sull’Adriatico il 12 giugno. Di seguito invio una breve storia sulle origine della Via Claudia Augusta e l’intervista con Alessandro Conte.

Le origini della Via Claudia Augusta

La prima apertura del percorso che sarebbe divenuto la Via Claudia Augusta viene fatta risalire all’anno 15 a.C. Fu il generale romano Druso, figlio adottivo di Augusto, a dare il via ai lavori che si protrassero per ben sessant’anni. Si ritiene infatti che la strada fosse completata nel 47 d.C. ad opera dell’imperatore Claudio, figlio di Druso.

La grande arteria era considerata indispensabile per garantire un rapido collegamento tra l’Adriatico o la pianura padana e il Danubio, attraverso i territori della Rezia (l’attuale Tirolo occidentale) e la Vindelicia (la Baviera meridionale).

La Via Claudia Augusta doveva servire innanzitutto per facilitare il cammino delle legioni romane che potevano raggiungere con più facilità il Danubio, grande arteria navigabile. Il percorso prendeva il via da due località diverse, il porto di Altino nei pressi di Venezia e Ostiglia sul Po, poco a sud di Mantova. Due rami destinati ad incontrarsi a Trento per proseguire poi lungo un unico tracciato fino al Danubio (dove oggi sorge la città di Donauwörth), attraverso Bolzano, Merano, Val Venosta, Resia, Landeck, Fernpass, Reutte in Tirol, Füssen e Augsburg (l’antica Augusta Vindelicum). Una lunghezza di circa 700 chilometri, stando al cippo originale rinvenuto a Cesiomaggiore nei pressi di Feltre nel 1786. Ma mentre per il ramo Ostiglia – Trento non ci sono dubbi sul tracciato che passava per Verona e correva poi lungo la Val d’Adige, per il ramo che prendeva il via ad Altino non si è arrivati ancora ad un’interpretazione unitaria, tante sono le ipotesi che si sono susseguite da due secoli a questa parte. Oggi comunque si accetta comunemente l’ipotesi del percorso che partendo da Altino attraversa Treviso per giungere a Feltre e da qui, attraverso Castello Tesino, proseguire fino a Trento lungo la Valsugana.

Le testimonianze storiche più importanti per quanto riguarda l’antica strada imperiale sono senz’altro i due cippi rivenuti nei secoli scorsi, il primo nel 1552 a Rablà in Val Venosta (non distante da Lagundo e Merano) e l’altro appunto a Cesiomaggiore nel 1786. Nel primo caso la scritta originale fa risalire la “partenza” della strada ad Hostilia, mentre nel secondo cippo si cita Altinum. Di qui la conclusione da parte di molti storici che la Via Claudia fosse in realtà divisa in due rami iniziali, che oggi vengono denominati rispettivamente “altinate” e “padano”. Numerosi altri reperti sono stati rinvenuti lungo il tracciato che testimoniano anche la tecnica di costruzione adottata dagli antichi Romani. L’importanza della Via Claudia Augusta andò progressivamente a ridursi nel corso dei secoli soprattutto per la “concorrenza” del valico del Brennero a livello di transiti e scambi commerciali tra il nord e il sud dell’Europa.

Alessandro ConteAlessandro Conte, food designer e trail runner di deserti e montagne

Correre attraverso la storia per scoprire, oggi, il fascino senza tempo della natura. E’ quanto si propone Alessandro Conte, food designer e trail runner di deserti e montagne da oltre vent’anni. Nel 2014 ha iniziato a riscoprire il piacere del cammino lungo le vie dell’Italia antica, anno in cui ha percorso il cammino di S. Antonio e il cammino di Assisi in più di 600 km in 14 giorni. Per il 2015 l’obiettivo è quello di percorrere a piedi la Via Claudia Augusta da Nauders in Austria, a pochi chilometri dal confine di Passo Resia, a Quarto d’Altino in provincia di Venezia, terminale sull’Adriatico dell’antica strada romana. Lo scopo della sua impresa è di scoprire cosa mangiavano in viaggio gli antichi romani e il patrimonio naturale lungo il percorso.

Ma più di tutto si tratta di una esperienza umana ancor più che sportiva quella che Conte intende realizzare nel tratto italiano di quella che fu la Via Claudia Augusta, l’antico itinerario romano che collegava il sud al nord Europa.

Perché hai deciso di intraprendere questo particolare viaggio a piedi lungo la Via Claudia Augusta?

Ho iniziato a fare questo tipo di viaggi per valorizzare i cammini d’Italia, sia dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, percorrendoli a piedi, sia per riscoprire saperi e sapori della cucina, altra mia grande passione. Il cammino può essere di valore storico – culturale come nel caso della Via Claudia Augusta o religioso come nel caso del cammino di S. Antonio e il cammino di Assisi che ho percorso lo scorso anno.

Perché il cammino?

In realtà io mi dedico anche alle corse, eventi organizzati all’estero da altri in ambienti estremi come il deserto. Il cammino invece lo intraprendo in solitaria, ha la particolarità della riscoperta del territorio e non ha carattere agonistico. Vuole essere un esempio trainante per tutti, un modo per riconciliare corpo e mente. Movimento e cammino sono fortemente legati, così come lo è il mangiare bene e tutti questi elementi concorrono in modo armonico a creare un benessere di lunga durata.

Ma è un’attività che possono svolgere tutti?

Non servono condizioni fisiche particolari, quello che bisogna saper fare è saper stare sulle gambe 5-6 ore al giorno con camminata a passo svelto.

Quindi un modo nuovo di fare una vacanza?

La definirei una nuova formula di turismo che riprende vecchie abitudini. Un trend in evoluzione che diventa sempre una necessità per uscire da ritmi di vita sempre più stressanti. Un modo per scoprire e valorizzare le strutture lungo il cammino che ospitano questo tipo di turismo.

Che tipo di alimentazione è indicata per questa attività?

Innanzitutto ci vuole una fase preparatoria che consenta di aumentare le difese immunitarie e garantisca un buon livello di resistenza, poiché il camminare consuma molte energie. Importante è mineralizzare molto bene il corpo con sali minerali e abbassare il grado di infiammazione e alimentarsi in modo bilanciato. Queste le premesse. Prima della partenza di ogni tappa faccio una buona colazione completa di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi, in particolare di omega 3) e alga spirulina in pastiglia. Durante la fase del cammino prendo del cloruro di sodio che faccio fare appositamente, magnesio, tavolette di zuccheri semplici tipo maltodestrine, datteri e per riequilibrare il livello dell’idratazione bevo acqua. All’arrivo ci vuole una supplementazione rapida di carboidrati e proteine e poi bevo una buona birra fresca. La cena va consumata non troppo tardi, deve essere varia ma con prodotti di stagione possibilmente a km 0, non trattati industrialmente.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.aleconte.it

Ufficio stampa: Laura Piovesan Schütz Communication & Press Relations – Associazione Via Claudia Augusta Italia

Agenzia: LPS Public Relations & Communication

Via Orazio 34e – 39100 BolzanoTel. +39 0471 979711 – info@LPS-pr.it

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